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martedì 27 agosto 2013

Sarmede, immagini di fantasia in un luogo di fiaba


Quest'estate sono tornata a Sarmede a seguire un corso di illustrazione (Alla ricerca del propio stile, con Anna Castagnoli).
E' stato bello ritornare per la terza volta, in quei luoghi ormai familiari, anche se ci ho passato in tutto tre settimane della mia vita.
forse davvero in quel luogo in mezzo al nulla il tempo scorre diversamente (come sostiene qui l'insegnante del corso), quando prendo il treno per andare fino a quella frazione di mondo sul pendio della collina mi sento come Hans Castorp mentre va in treno verso il sanatorio, o come il viaggiatore di Murakami che si perde nel paese dei gatti,
E' questo che è la casetta affrescata da Zavrel su a Borgo Rugolo, un sanatorio per l'anima.
Dove lo scarto
(Scarto sia nel significato di spostamento laterale, deviazione, differenza, distacco sia in quello di cosa o persona di qualità scadente, inferiore, di poco valore)(...)
trova il posto in cui è destinato a perdersi
(La bellezza dello scarto è l'inciampo nella pietra sconnessa del selciato di piazza San marco o la madeleine inzuppata nel tè che ci lasciano entrare in un altro mondo che è il nostro, anzi il più profondamente nostro, ma che può scorrerci accanto per sempre senza che noi ce ne accorgiamo)(1)
E' anche la stazione in cui scende il protagonista de " Il paese dei gatti", "Un luogo non di questo mondo, creato apposta per lui". da cui non può più andare via perché "in quella stazione mai più nessun treno si sarebbe fermato per riportarlo da dove era venuto".
(si rischia la stessa cosa a Sarmede poiché non passano più le corriere)


"Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe"...(2)
e se il disegno è lo specchio dell'anima non è una cosa da pianificare e squadrare in ogni dettaglio, sapendo a priori cosa verrà fuori, ma si tratta di provare, seguire l'istinto, accettare l'incertezza e aspettare di vedere cosa riusciamo a tirar fuori, o tirare fuori cose che non ci aspettavamo, ed è stata questa la parte migliore del corso che ho seguito, il confrontarsi con gli altri, superare la paura di osare e sperimentare, muoversi a tentoni , scoprire che l'incertezza della forma e del colore ha un impatto più potente rispetto alla perfezione.


Note:
(1) Proust, Gadda, Murakami e il paese dei gatti.
(2) E. Montale, da Ossi di seppia